A Vallelunga seconda vittoria per Serse Zeli nel Time Attack Italia 2019
La piazza d'onore è andata ad Andrea Raimondi (Subaru Impreza), staccato di 1"870, mentre Andrea Gazzetti ha chiuso al terzo posto con la sua Lotus Exige V6, a 2"009 dalla vetta. Si è venuto così a formare un podio di grande significato, in quanto composto dai vincitori delle ultime tre edizioni del Time Attack. Alle loro spalle ha ben figurato Marco Iacoangeli, in azione sulla BMW Z4 GT3, seguito da Roberto Romani (BMW M3 E46) e dalla wild-card Ignazio Cannavò, altro specialista delle corse in salita: per lui sesta posizione con la Lamborghini Gallardo GT3.
Zeli ha ovviamente primeggiato anche nella sua classe di riferimento, la Extreme 4WD, precedendo lo stesso Raimondi e Manuel Gadeschi (Subaru Impreza), mentre Gazzetti si è affermato in Extreme 2WD davanti a Iacoangeli e Romani. Sulla sua pista di casa Iacoangeli ha però dettato il ritmo nella sessione di qualifica, cogliendo i 50 punti extra in palio che gli permettono di passare al comando.
Molto competitiva la categoria Supercar, la più numerosa ai nastri di partenza con oltre 20 sfidanti. Gianluca Giorgi ha prevalso nel testa a testa a parità di modello (Porsche 911 GT3 RS) con il campione uscente Diego Locanto, diventando capoclassifica solitario. Per entrambi la soddisfazione di inserirsi nella top 10 assoluta, settimo e ottavo, così come Ilario Introna, decimo con un altro esemplare della coupé tedesca. Sempre fra le Supercar, Max Froio ha avuto la meglio tra le Ferrari al via, contro Danilo Paoletti e Mario Bigo. Alexander Stewart ha invece sollevato la coppa dedicata alle Dallara Stradale, battendo Andrea Levy e Roberto Rondinelli. Bravi anche Emanuele Russo ed Olivia Merlini con le Nissan GT-R, capaci di agguantare punti utili per la graduatoria.
Non sono mai apparse in discussione le vittorie in Pro TB di Simone Barri (BMW 335) e in Pocket Rocket TB di Matteo Parzani (Mini GP GP Garage), temibili persino al cospetto delle tante Supercar. Buona prova di Marco Paternostro, con l'Alfa Romeo Mito preparata dal team della rivista Elaborare.
Massimo Navatta (Ginetta G50) si è preso la scena nella divisione Extreme NA, regolando le BMW M3 di Omar Valentini e Alessio Formaini. Problemi invece per il greco Simon Hatzipantelis (Honda Civic), che perde la leadership. Bella lotta nella Superstreet, che ha visto confermarsi Davide Barbariol su Alfa Romeo 4C, trovando questa volta in Davide Dallara il principale avversario. Il pilota parmense, su Vauxhall VX220, ha ottimamente figurato al ritorno nel Time Attack Italia dopo l'esperienza del 2017 e i più recenti impegni in monoposto nella G1 Series. Il gradino più basso del podio è stato appannaggio di Dino Cicala (BMW M3).
In Street RWD vittoria di Roman Ritzmann, che su Toyota GT86 ha preceduto Giacomo Pinzoni (BMW M3) e Alessandro Castello (Mazda MX-5). In Street Limited dominio di Cesare Bassanini (Abarth 500) contro Raffo Gavazzini e Christian Morisco, anche loro alla guida di una macchina con il marchio dello Scorpione. Nella Pocket Rocket NA il podio è stato monopolizzato dalle Citroen Saxo di Stefano Casero, Fabrizio Sacco e Lorenzo Gariboldi.
La Street FWD ha assegnato il successo dal distacco più ridotto: appena 23 millesimi hanno separato Chrisman (Volkswagen Scirocco) e Alex Rasetta (Volkswagen Golf GTI), con Ievgen Rakhmailov alle loro spalle su Honda Civic Type R. ll pilota ucraino è stato ancora una volta instancabile nel dividersi su due fronti, centrando il podio anche nella Super 2000 dietro a Jacopo Battisti (Honda S2000) e Andrea Villa (Honda Civic).
Il trofeo Historic, riservato alle auto costruite entro il 1989, ha infine premiato nuovamente Pierantonio Macola e la sua Porsche 930, contro Mauro Buono (Fiat X1/9) ed Ennio Zamperini (Porsche 930).
Superato il giro di boa del calendario, il Time Attack Italia entra ora nella pausa estiva che si concluderà sabato 14 settembre a Franciacorta, dove si disputerà il quarto round in programma.
mercoledì 10 luglio 2019